Quest’anno trova spazio all’interno del Media Art Festival anche il progetto European Light Expression Network (ENLIGHT), per una naturale convergenza di obiettivi intorno al tema centrale dell’Audience development, il processo strategico e dinamico di allargamento e diversificazione del pubblico e di miglioramento delle condizioni complessive di fruizione.
Enlight è attuato nell’ambito del programma europeo Europa Creativa che ha tra gli obiettivi proprio quello di sviluppare nuovi segmenti di pubblico per le arti visive in rapporto alla luce.
Oltre alla Fondazione Mondo Digitale partecipano al progetto: Manchester School of Art (Regno Unito), Curated Place (Regno Unito), I/O/Lab (Norvegia).
Attraverso il format delle “residenze d’artista” ogni partner del progetto ha selezionato un’artista da ospitare presso la propria sede per lavorare alla creazione di un’opera d’arte da esporre in tre festival internazionali: Media Art Festival (Roma), Stavanger Festival (Stavanger), Spectra Aberdeen’s Festival of Light (Aberdeen).
Gli artisti selezionati, che dal 27 al 29 aprile esporranno i loro lavori presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, sono il collettivo RaumZeitPiraten, ospitato presso la Palestra dell’Innovazione della Fondazione Mondo Digitale, Yannis Kranidiotis, ospitato presso Manchester School of Art (UK), Stanza, ospitato presso I/O/Lab Norway.
RaumZeitPiraten (Tobias Daemgen, Jan Ehlen, Moritz Ellerich) sono un collettivo artistico incentrato sul concetto di curve dello spazio e del tempo. Dal 2007 usano e uniscono vecchie e nuove tecnologie visive e uditive per architetture luminose e sonore. Le loro opere sono finalizzate all’interattività e ai collegamenti sperimentali di suoni e immagini.
Yiannis Kranidiotis è musicista e artista dei nuovi media. Il suo lavoro si focalizza sulla creazione di spazi ed esperienze, combinando suoni e luci, con intersezioni interdisciplinari con la musica, l’arte del suono, le arti visive, l’elettronica, la fisica e la codifica di programmi.
Il lavoro di Stanza dalla metà degli anni ottanta si è incentrato sul concetto di città come luogo e opera aperta capace di creare realtà parallele. Il suo lavoro osserva i comportamenti, le attività, i cambi di informazione del mondo che ci circonda utilizzando dispositivi di rete e informazioni attraverso internet
Gli artisti del progetto Enlight incontrano il pubblico il 28 aprile presso l’Accademia delle Belle Arti.