LC Virgilio, Roma
Partendo dall’opera RED HOPE, tappeti fatti a mano che riproducono fedelmente le superfici di suolo marziano, provenienti dalle fotografie che il Rover Curiosity della NASA ha scattato sul pianeta rosso negli ultimi anni, gli studenti si sono concentrati sulla futura colonizzazione di Marte, ponendolo in una
posizione di responsabilità esistenziale per quanto riguarda la vita sul pianeta Terra. Utilizzando gli occhiali Moverio della Epson e lavorando sulla proiezione sferica in realtà aumentata di una vista a 360° di Marte, verrà presentato il processo necessario alla realizzazione tecnica per l’opera finale. Gli studenti sono stati seguiti in un processo di piegatura dei suddetti fogli, secondo la tecnica tradizionale dell’origami modulare di carta, fino a creare un solido geometrico complesso, il dodecaedro rombico, il quale sostituirà la sfericità di Marte, mantenendo però intatta la sua superficie fotografica. Ogni foglio corrisponderà ad una delle 12 facce del solido e solo tramite l’ausilio dell’incastro, senza colle né scotch, andrà ad unirsi alle altre a completare la figura geometrica.
Leonardo Petrucci
Grosseto classe 1986.Si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove si laurea nel 2009 con una tesi sul rapporto tra arte e alchimia, ambito che ancora caratterizza la sua ricerca. Dal 2012 lavora nel suo studio presso il Pastificio Cerere nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Ha esposto presso numerosi spazi espostivi, prendendo parte a mostre personali e collettive: RED HOPE (Zinouzi Tapí – Carpet Shop, Roma); The Light Hides The Lights (Fondazione Baruchello, Roma, 2016); Melancolia (Una vetrina, Roma, 2015); Where is Dawn now? (Pastificio Cerere, Roma, in collaborazione con NASA, ASI, INAF); There Is No Place Like Home (Via di Valle Aurelia, Roma, 2015); In che senso Italiano? (Ancora!) (Bibo’s Place, Todi, 2015), You are here (Accademia di Romania, Roma, 2015); Antropofagia Simbiotica (Operativa Arte Contemporanea, Roma, 2014); Il peso della mia luce (Operativa Arte Contemporanea, Roma, 2013); Resolve et Scoagula, unconventional twins #1 (Studio d’Arte Pino Casagrande, Roma, 2011). Vincitore del Premio Internazionale Generazione Contemporanea del LUISS Creative Business Center (2017); Finalista al Talent Prize (MACRO, Roma, 2016). Partecipa a WOP ArtFair con la galleria nm>contemporary (2017), ad ArtVerona (2017) e ad Arte Fiera di Bologna (2016 e 2017) con la galleria Bibo’s Place.