Nella prima giornata del BNL Media Art Festival si è svolto l’evento “Pitch con l’artista”, moderato e introdotto da Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale. Cinque digital artist hanno cercato di presentare il loro progetto a clienti e imprenditori con la formula dell’elevator pitch, una particolare forma di comunicazione, basata su sintesi ed efficacia, il tempo di un viaggio in ascensore.
Sono intervenuti come esperti:
- Stefano Celi, coordinatore sinergie società del gruppo, BNL Gruppo BNP Paribas, Italia
- Andrea Limone, amministratore delegato PerMicro, Italia
Vi proponiamo il video dell’evento e un approfondimento sui cinque progetti presentati.
Il progetto di Felipe Aguila
Sviluppa un precedente lavoro, El trono, nato con l’obiettivo di creare un contenitore artistico-letterario dove le persone possono condividere le proprie storie e le proprie immagini. “Abbiamo invitato scrittori professionisti o dilettanti a raccontare in poche righe frammenti della propria vita o della vita di qualcuno: le storie “origliate”, sentite in giro, inventate. Abbiamo, inoltre, invitto gli artisti visivi a esporre nel retro del periodico delle immagini fotografiche, illustrazioni ecc.”
Il progetto precedente viene sviluppato in chiave tecnologica, usando le stampanti 3D: dalla smaterializzazione alla materializzazione dell’oggetto. In una società che si sta abituando a oggetti, scritti e non, sempre più smaterializzati, l’uso delle tecnologie permette non solo di smaterializzare l’oggetto, ma anche di rimaterilizzarlo cercando di far ritrovare un contatto fisico con la nostra società. Con le stampanti 3D è possibile creare un atto di condivisione comune al fine di creare oggetti che il visitatore può conservare.
Il progetto di Filippo Panseca
Le nanotecnologie fotocatalitiche al servizio dell’arte e della società. Soluzione fotocatalitica che si attiva con la luce UV attraverso sensori di inquinanti e consente di ridurre l’inquinamento degli ambienti nel tempo generando processi antibatterici che riducono gli odori e le muffe. Grazie a questi processi è possibile trovare soluzioni estetico-artistiche che abbiano ricadute importanti nel sociale per la creazione di ambienti che dupurino i luoghi che noi viviamo.
Si tratta di una applicazione multimediale interattiva costituita da una scenografia virtuale realizzata in 3D sulla quale sono stati spazializzati una serie di personaggi animati con movimenti coreografici ottenuti in motion capture e mandati in loop. Fondamentale è l’apporto della traccia audio (elettronica/sperimentale/post-ambient), che caratterizza l’atmosfera e dona all’ambiente un ampio legame non sincronico ma “empatico” tra i movimenti degli attori/oggetti. L’applicazione è espressamente pensata per funzionare al meglio tramite il dispositivo oculus rift che permette la completa immersione e navigabilità del fruitore nel luogo virtuale. Il tutto serve a creare nuovi contenuti creativi per le nuove piattaforme virtuali.
Il progetto di Chiara Passa
Produrre una serie di video-sculture come pezzi unici della Widget Art Gallery.
La WAG è una galleria virtuale costruita come web-app multi-piattaforma adatta a esporre arte digitale e quindi arte basata sul tempo. Ogni due mesi la WAG concepisce una mostra personale e quindi l’idea è di produrre video-sculture uniche, contenenti non solo l’opera d’arte digitale in mostra ma anche la struttura tridimensionale, cioè la cornice-contenitore della stessa WAG. La cornice WAG è parte dell’opera e rappresenta l’estensione materiale dell’esclusiva opera digitale contenuta al suo interno che si materializza, appunto, come video-scultura. In questo modo non è prodotta solo l’opera d’arte ma l’intera mostra del mese in maniera sempre differente, poiché personalizzata ogni volta dall’artista che vi espone. La WAG espone opere d’arte digitale di vario formato e contenuto, anche se a essere spesso esibite, sono le cosiddette GIF animate. Proprio per la gran duttilità del loro formato (che varia tra immagine fissa, fotografia, animazione e video) le GIF si prestano e si adattano brillantemente alla versatilità di uno spazio multifunzionale come la WAG.
La Widget Art Gallery ha esposto artisti nazionali e internazionali come Daniele Puppi, Tomaso Binga, Lorna Mills, Yoshi Sodeoka, François Gamma, Jon Cates, Bill Miller e molti altri.
Maria Grazia Pontormo
Si tratta di un documentario artistico per la sensibilizzazione nei confronti delle culture arabe. Un progetto artistico da allestire in luoghi non consoni dell’arte per comprendere meglio l’alterità culturale.